FEBBRAIO 2019

Gli MP3 presenti nel sito sono stati realizzati in collaborazione con Matteo Vagnarelli: fonico, trombone; Dalise: voce; Simone Alessandrini: musiche, sassofoni, quena, tastiere, chitarra elettrica, rumori, voce, sax alto, pad; Natalino Marchetti: fisarmonica. Le musiche sono inedite ed elaborate dal maestro Alessandrini sul tema del divenire della vita, nel rispetto delle indicazioni date da Filippo Maria Lio, autore e voce dei testi e del brano musicale “Apoptosi”. La creazione della persona è al centro delle composizioni. Si è voluto in tal modo esprimere il processo creativo partendo dagli abissi più impalpabili del nulla fino a raggiungere le altezze più elevate dei cieli. Il brano “THE HOUSE OF THE RISING SUN” si rifà musicalmente alla ballata folk omonima risalente alla prima metà dell’ottocento. Il testo, completamente riscritto da Filippo Maria Lio, ha come argomento l’Eucarestia. 

 

Ignorato

Che cosa è un cielo senza le stelle
un mare senza né pesci né perle
una terra senza colli né monti?
È un uomo senza la madre
senza parto né grembo
solo e abbandonato
nel gelido freddo
di un silenzio
che sembra
non avere
più una
fine
.

Parafrasi: La vita umana ha inizio con il concepimento in una singola cellula. L’anima, intimamente connessa ad essa, la considera il suo corpo e la vivifica come vivificherà tutte le popolazioni cellulari successive che da essa avranno origine. In una visione di fede, qualsiasi tecnica di conservazione corporea reversibile quale la crioconservazione degli embrioni e l’ibernazione umana, impedirà all’anima di potersi separare dal corpo. In tale contesto le suddette metodiche congelano il passaggio dalla vita alla morte e il freddo, a -196 gradi centigradi, rimane il solo compagno in tale condizione di vita sospesa.

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Uomo

Hai incorporato il mare.

Respiri le sue acque.

Sulle tue sponde

galleggiano i tesori più belli

della terra:

le cellule,

i tessuti,

gli organi,

gli apparati,

il sale.

Parafrasi: È un inno alla grandezza fisica, spirituale e cosmica della persona, la cui vita ha inizio nelle acque materne, in un ambiente con una composizione chimica che ricorda molto da vicino quella delle acque del mare.

 

 

Pettirosso

E tu piccola creatura

dimmi:

“da dove vieni

e dove voli

segnato sul tuo corpicino

e non sulla fronte

dal pennello

del Giusto

dal suo inchiostro

versato?

Rechi forse un messaggio

per l’uomo?

O piuttosto la memoria

di quel giorno

di pioggia

in cui

il Santo

ha parlato

ed ha scritto

dall’alto del monte

sul luogo del cranio

con la lancia piantata

nel suo calamaio toracico

spogliato di tutto e di tutti?

Dimmi ancora fedele uccellino

da dove vieni e chi ti ha mandato?”

Parafrasi: Il colore rosso del petto, del collo, della gola e del mento di questo singolare volatile evoca gli avvenimenti del Venerdì Santo. Il suo aspetto caratteristico è letto come un invito velato a portare nel cuore l’amore ineffabile del Sacrificio espiatorio.

 

 

UNIVERSO UMANO

Sei la lenta esplosione

di una minuscola cellula

dei suoi cieli

dei suoi mari

dei suoi fiumi

dei suoi laghi

dei suoi sogni

delle sue paure

delle sue acque

della sua terra

dei suoi monti

delle sue valli

dei suoi ruscelli

dei suoi desideri

della sua anima.

Sei cattedrale

e mattone vivente

di un tempio immortale.

Parafrasi: Il passaggio dalla mono alla pluri-cellularità è espresso facendo ricorso a immagini di cielo, di terra e di acqua. La sacralità della persona, chiamata a divenire personalmente carne del Redentore, cellula delle Sue cellule e corpo del Suo Corpo, viene evidenziata nella consapevolezza della valenza universale dell’opera di redenzione realizzata da Gesù. A ciascun uomo è stata realmente riservata la possibilità di divenire sacramentalmente mattone e cattedrale vivente del Tempio Santo, eterno e immortale del Redentore.

 

 

RICCHEZZA

Tutti i beni provengono da Dio

e a Dio ritornano

dopo essere stati amministrati dagli uomini.

Il corpo umano è il primo bene.

Parafrasi: Il valore di ogni persona sin dall’attimo del concepimento risiede nel corpo e nell’anima che la costituiscono. Ogni uomo è scelto in Cristo prima della creazione del mondo, al fine di amministrare entrambi nel tempo e nello spazio che gli saranno riservati in Terra ed in Cielo.

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 PERCORSO

Vedo la gabbia aprirsi alla terra

e germogliare la vita.

Il fiume Nilo versarsi nel suolo

con il Giordano al perdono.

Scorgo una donna vestita di Madre

che indica a tutti la strada.

La volontà dell’icona dell’uomo

unirsi a quella del Padre.

E c’è chi tocca, chi mangia e chi beve,

portando dentro l’aurora,

con il suo essere connesso per sempre

ad una forza che implora.

I due che corrono annunciano al mondo

la nuova forma del mare,

i nuovi cieli e la nuova terra

con quella scala da fare.

Non c’è più isola da andare a scoprire,

ma un solo corpo da amare.

Guardo gli uccelli che nuotano in cielo

e tanti pesci volare.

Non è più storia, non è un’intuizione,

è un prodigioso mistero.

Non è né prosa e neppure poesia,

è l’effusione di un cuore.

Parafrasi: La gabbia è immagine del costato trafitto di Cristo. Il fiume Nilo diviene simbolo del ritorno di ciascun convertito al Suo Cuore. Il fiume Giordano indica lo scorrere del Suo Sangue salvifico laddove, il plasma è segno delle acque battesimali e, la parte corpuscolata che si sedimenta in basso del mar Morto. La donna è Maria che Suo Figlio ha proclamato Madre universale dall’alto della Croce. L’aurora diviene prefigurazione del riconoscimento unanime dell’umanità circa il ruolo centrale del Sacramento Eucaristico nella vita di ogni uomo. I due che corrono sono Pietro e Giovanni, espressione viva del sinergismo poderoso apostolico che da secoli caratterizza la Chiesa universale. Uccelli, pesci, angeli e uomini hanno riacquistato finalmente, ciascuno nell’espletamento del proprio ruolo, l’antica armonia perduta all’interno del Corpo Mistico.

 

 

SENTENZE

Le parole dette male

sono lance acuminate

che oltrepassano la pelle

ne trafiggono il costato

raggiungendone anche il cuore.

Sono dardi di tormento

sono chiodi conficcati

sono calici versati

in un fiume di passione.

Sono foglie scritte al vento

che alimentano il furore.

La persona che le lancia

non le può recuperare.

La speranza è unicamente

in colui che si è immolato

ha pagato e ha espiato

ogni debito con il suo amore.

Parafrasi: La maldicenza ferisce, insanguina e fa male primariamente e puntualmente a Cristo. È sempre e soltanto Lui a pagare per primo e a espiare sulla Sua persona tutte le conseguenze immediate e tardive che essa genera. 

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LA DIREZIONE

Vivere da dentro a fuori,

dall’interno all’esterno.

Dallo zigote primordiale,

alla pluricellularità finale.

Dal cuore alla pelle.

Dall’io al tu.

Avviene così,

che il grande sconosciuto

che è in noi

aumenti a dismisura

la sua presenza,

mentre,

nel nascondimento

più profondo e

senza nulla lasciare a vedere,

il cuore si riempie

d’immenso.

Parafrasi: Per conoscersi, amarsi e amare gli altri più in profondità occorre che ciascuno riscopra la perla nascosta che vive nelle profondità delle sue acque e, nel far ciò, riparta sempre da quel primo punto mitotico.

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IL BAGNO DEL SOLE

Era di pomeriggio

si trattò di un’immersione.

Quando il grande astro

riemerse,

le acque

avevano cambiato

direzione.

Il sole proseguì

il suo cammino,

irradiando

la terra

di luce, di vita e d’amore.

Ogni giorno,

quando è sera,

il chiarore di luna

riflette

il suo splendore

mentre,

di giorno e di notte,

l’onda di marea

riecheggia

il cambio di direzione.

Parafrasi: Le immagini evocano dinamiche che scaturiscono dal Battesimo di Gesù nel Giordano. L’accuratezza dell’ora riportata dall’evangelista, erano circa le quattro del pomeriggio, il riferimento alla luna considerata grembo della terra, rappresentano un invito verso nuovi e appassionati approfondimenti.

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MEMENTO MORI

Il medico cura, con-divide, fino a con-patire.

Egli sa che il paziente muore non una ma dieci, cento,

mille volte al giorno.

È un compagno di viaggio nella dura stagione della sofferenza.

Talvolta la sola voce amica per chi giace nella più profonda disperazione.

Parafrasi: Il medico è l’emblema di ogni figura chiamata a operare, ciascuna nel rispetto del proprio ambito, in campo sanitario. Il malato, nella sua fragilità più o meno manifesta, è di fatto affiancato da tali figure e sostenuto in qualche modo nell’arduo cammino della sofferenza.

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LA SCALA

Bisogna scendere ancora,

quando l’anima gioisce nel corpo,

mentre essa soffre nella carne,

al momento del distacco.

Bisogna scendere ancora,

dalla mente all’osso,

dalle arterie ai capillari

e da questi al cuore.

Bisogna scendere ancora,

fino a toccare il punto di congiunzione

tra anima e prima cellula.

Bisogna scendere ancora,

dal sangue all’acqua,

se si vuole gustare

l’eterna e abissale

connessione d’amore

dell’uomo con Dio.

Parafrasi: La vita spirituale è un ininterrotto scendere e risalire i pioli delle trentatré vertebre che sostengono il corpo di una persona formata. Bisogna prestare molta attenzione, soprattutto nell’andare giù, ad arrivare a toccare le profondità dove ha avuto inizio la vita. Perché è proprio lì che si è raggiunti, bagnati e redenti dai lembi più periferici delle acque battesimali sgorgate dal costato di Cristo.

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PATIBULUM

C’è un calo di voce

sulla linea di terra

chiarore di luna

elevazione dal suolo

parto di luce

di gioia di pace

Parafrasi: L’asse orizzontale della croce è la sintesi e l’emblema dell’intera umanità portata a spalle e innalzata sulla Croce dal Sacrificio di Gesù. La luna ai suoi piedi simboleggia la Maternità universale, che accoglie ciascun figlio nel grembo per poi partorirlo una seconda volta dall’alto della Sua assunzione.

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MOLTE COSE

C’è un tempo per testimoniare

ed un tempo per iniziare a parlare.

Un tempo per dissertare di membra

e un tempo per conversare di cellule.

Un tempo per esprimersi con il corpo

ed un tempo per entrare nel grembo.

Un tempo in cui articolare le parole

e un tempo nel quale fare silenzio.

Il tempo del sangue e dell’acqua

ed un tempo dell’ematocrito,

del plasma e del miocardio.

Un tempo per l’amore

ed uno per amarsi

e per amare.

Ogni cosa

a suo

tem

po

.

Parafrasi: Il tempo presente è quanto di più importante disponiamo per compiere ciò che siamo chiamati a fare, attimo dopo attimo, in accordo con la nostra personale vocazione e nel rispetto della condizione fisica, psichica, sociale e spirituale di ciascuno.

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QUANDO

C’è una nuvola che piange dentro al cuore.

Quando la vita si ferma in mezzo al mare.

Quando l’anima sprofonda giù dal cielo.

Quando un seme casca e non appare.

Quando l’udito non sa più ascoltare.

Quando il fiato non fa più rumore.

Quando la voce cade in un silenzio.

Quando la terra ha urlato il suo dolore.

Quando il freddo ha pervaso l’universo.

Quando un fratello si è vestito d’immortale.

Parafrasi: Dinanzi alla morte e dunque di fronte alla separazione dell’anima dal corpo di una persona cara, la mente, il cuore e i sensi di chi è direttamente coinvolto come testimone si immergono totalmente nel mistero. In tale atteggiamento, amici, parenti e conoscenti sono invitati a riporre tutta la loro fiducia esclusivamente nella Seconda Venuta di Cristo sulle nuvole del cielo. Il tutto è percepibile, in tale drammatico momento, soltanto con il cuore.

 

 

PNEUMA

Il Cuore iniziò a pulsare

il Sole a sorgere

il pericardio a germogliare

quando l’Oriente della Luce

accettò di concepire.

Fu tutto un silenzio,

una preparazione al “Fiat”

dell’Immacolata Concezione.

…ed i polmoni dell’universo

iniziarono ad espandersi,

e presero a respirare.

Parafrasi: La creazione è assimilata a un organismo vivente in carne e ossa che, a motivo del peccato originale, giace agonizzante prossimo a morire. È grazie al Sì di Maria che si è potuta realizzare la Redenzione e la Salvezza dell’umanità mediante l’Incarnazione del Suo Unigenito compiutasi a Nazareth.

 

 

INTERVALLO MUSICALE – APOPTOSI

 

Parafrasi: L’elaborato sonoro che segue il cui titolo è: “Apoptosi”, vuole esprimere la vita e la morte di una cellula umana che è stata appena fecondata. Tale cellula manifesta immediatamente entusiasmo per la vita. Gli organuli cellulari, che sono presenti nel nucleo e nel suo citoplasma, appaiono in fermento e si accingono a compiere la prima divisione mitotica. Subito dopo subentra un silenzio abissale, preceduto appena dal triplice ringraziamento che lo zigote vuole rivolgere a Dio per i pochi istanti di vita terrena che gli sono stati concessi. Il presente elaborato musicale è stato perfezionato e scritto dal maestro Simone Alessandrini sul tema del divenire della vita, nel rispetto della melodia suonata dall’autore durante una lezione di musica. La creazione della persona è al centro della composizione musicale. Si è voluto in tal modo esprimere il processo creativo partendo dagli abissi più impalpabili del nulla fino a raggiungere le altezze più elevate dei cieli. Il tutto è stato pensato in gestazione nell’intimo di un Grembo, cui si è stato dato nome di Decaedro stellato.

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MOLTEPLICITA’

Che ricchezza nelle onde del mare

che ricchezza nella luce del sole

che ricchezza nella vita di un uomo

e che ricchezza nel riflesso lunare.

 Che varietà nel profondo del mare

che varietà nel sistema solare

che varietà nell’uomo monocellulare

e che varietà in un grembo di madre.

 Che diversità nelle onde del cielo

che diversità nelle nubi del mare

che diversità nel decaedro stellato

e che diversità nel monumento piramidale.

 Che varietà nel fondo del pozzo

che varietà in regione equatoriale

che fermezza nel Vertice altissimo

e che difesa nello stagno infernale.

Parafrasi: Nella varietà dei tessuti istologici e nella pluralità delle loro complesse e reciproche funzioni, risiede il segreto della giustizia, della bellezza e della libertà umane scaturite dall’Amore divino.

 

 

MISTERO UMANO

Casa edificata in un punto mitotico

nella spirale antiparallela della vita mortale.

Riedificata nel deserto, in un abbraccio ancestrale

tra il Grande Paraclito e i legami

idrogeno e covalenti di una vita immortale.

Parafrasi: Le due cascate, mitotica e meiotica, fondate entrambe sulle medesime dinamiche presenti nella molecola a doppia elica antiparallela di DNA, confluiscono nell’unica sferza di cordicelle fatta e utilizzata da Gesù per scacciare i venditori e i cambiavalute dal Tempio della vita.

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TESORO PERSONALE

Ci hai voluti come perle in un manto.

Ci hai raccolti dal profondo del fondo

per donarci molto più del costruito.

Ad un dito ora è stretta la vita.

Due membrane ne trasmettono l’onda

ed i colli tripudiano gioia.

Parafrasi: Concepiti nel patibolo orizzontale delle tube uterine, nelle calde viscere del corpo materno o in una provetta di laboratorio, diveniamo comunque e indistintamente eredi dell’Amore di Dio e portatori del Suo anello nuziale. Lo sviluppo successivo corporeo conferirà a molti l’opportunità di ascoltare, con l’ausilio delle due membrane ovale e rotonda posizionate nell’orecchio interno, la Parola di Dio. Laddove i colli e i monti in via di formazione, gioiscono della vita ricevuta senza più rancori.

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SALVEZZA IN DIVENIRE

Siamo ombre di Luce soave,

discesa dal cielo riflessa nel mare.

Corpi di un Soma Immortale,

donato alla Terra

con tutto il Suo Amore.

Figli di un Unico Padre.

Umanità di una Sola Madre.

Pietre vive nel Suo Grembo

dilatato e verginale.

Anime adamitiche ridestate

per essere santificate.

Fisicità evitica riscattata

per essere glorificata.

Parafrasi: Il corpo umano, a causa dei postumi del peccato originale, fa ombra alla Luce ineffabile di Cristo. Cionondimeno tutti gli uomini indistintamente, siamo da sempre stati previsti quali Sue cellule e Sua carne, nella libertà di poterlo diventare realmente mediante il Battesimo. Il sonno spirituale del primo Adamo, presto o tardi, dovrà cedere il posto allo stato di veglia dell’anima. Maria, assunta in cielo in anima e corpo, è sempre desta e pronta ad accogliere l’intera umanità nel Suo grembo immacolato e verginale, al fine di fare risplendere in ogni Suo figlio la Luce senza tramonto dell’Unigenito.

 

 

THE HOUSE OF THE RISING SUN

LA CASA DEL SOLE NASCENTE

 There is a house in Yerusalym/They call the rising sun.

C’è una casa a Gerusalemme/La chiamano il sole nascente.

It’s been the ruin of too many people/And I, o God, am one.

E’ stata la rovina di molte persone/Ed io, mio Dio, sono una di loro.

My mother, she’s a tailor/She wove all the souls.

Mia madre, è una sarta/Ha tessuto tutte le anime.

My father is the only Spirit and Truth/He cherishes each single brick.

Mio padre è l’unico Spirito e Verità/Ha a cuore ogni singolo mattone.

There is a Body in Yerusalym/We call the risen Sun.

C’è un Corpo a Gerusalemme/Che chiamiamo il Sole risorto.

It’s now the delight of  many of us/And I, I know, am one.

E’ ora la delizia per molti/Ed io, so di essere uno di questi.

There is a river in Yerusalym/We call the Risen Son.

C’è un fiume a Gerusalemme/Che chiamiamo il Figlio Risorto.

It has bound so many a human beeing/And I, o God, am one.

Esso trasporta così tanta umanità/Ed io, mio Dio, sono in essa.

The house in Yerusalym/Is the only dwelling we have.

La casa a Gerusalemme/ E’ la nostra unica dimora.

The body and soul we are called to let grow /The brick that you and me are.

Il corpo e l’anima con cui cresciamo/Il mattone che ognuno di noi è.

The Mother is our mother/The Father is in his Son.

La Madre è nostra madre/Il Padre è nel suo Unigenito.

The Spirit is the voice of the holy breath/The strenght of each single life.

Lo Spirito è la voce del soffio santo/Che da forza ad ogni singola vita.

There is a house in Yerusalym/They call the rising Sun.

C’è una casa a Gerusalemme/La chiamano il Sole nascente.

It’s been the revival of too many people/And I, o God, am one.

E’ stata la rinascita di molte persone/Ed io, mio Dio, sono una di loro.

Parafrasi: La città di Gerusalemme è assimilata a uno zigote. Dall’Incarnazione in poi Gesù Zigote è la cellula iniziale del nuovo Corpo dell’umanità, in continuità con le generazioni precedenti e con quelle future. Tutti gli uomini che fino a quel momento erano stati concepiti, erano nati e morti nel peccato, sono stati da allora assimilati alla Sua Corporeità e redenti per divenire Sue cellule e Sua carne. Il giorno del Venerdì santo Maria è stata proclamata e costituita ai piedi della Croce Madre universale, dalle labbra e dalla deposizione di Gesù sul Suo grembo. Da quell’istante la Madre addolorata ha iniziato a intessere, senza sosta, le anime del passato e del presente al Corpo esanime del Suo Unigenito, alla stregua e con la perizia di una sarta. È a Gerusalemme, sul monte del Golgota, che il Padre Celeste ha voluto che ogni anima venisse sacramentalmente concepita nuovamente in Cristo affinché, assimilata al Suo Corpo inanimato, potesse con Lui risuscitare e ascendere al cielo per partecipare alla vita immortale della Gerusalemme celeste. La vera offerta gradita a Dio Padre è l’uomo che dona liberamente al sacerdote il suo essere e la sua vita, divenendo vittima sacrificale intimamente unita al Sacrificio del Figlio sull’Altare Eucaristico del Golgota. Per ciascun fedele è dunque ai piedi della Croce che ha inizio una nuova gestazione spirituale mediante la quale, nella potenza dello Spirito Santo, sarà portato alla Resurrezione, all’Ascensione e infine al conseguimento della cittadinanza onoraria nella Gerusalemme celeste discesa dal cielo. La pace del mondo è fondata esclusivamente sull’accettazione da parte di ciascuna anima redenta, della Salvezza operata da Cristo attraverso il Mistero Eucaristico.

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IL PROLOGO DI GIOVANNI

 

[1]In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
[2]Egli era in principio presso Dio:

[3]tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che
esiste.
[4]In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;

[5]la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’hanno accolta.

 

 

[6]Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.

 

 


[7]Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
[8]Egli non era la luce,
ma doveva rendere testimonianza alla luce.

[9]Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
[10]Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.

[11]Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l’hanno accolto.

[12]A quanti però l’hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
[13]i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.

 

 

[14]E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di Unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di Verità.

 

 

[15]Giovanni gli rende testimonianza
e grida: «Ecco l’uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me».

[16]Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto
e grazia su grazia.
[17]Perché la legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

[18]Dio nessuno l’ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.

 

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