APRILE 2020

“Crux cordis”

Vista di fronte l’opera simboleggia un cuore in cammino, quale immagine viva ed errante dell’operosità della Chiesa Universale.

La croce del buon ladrone, discendente di Abele, è piantata sul braccio eucaristico, sulla cui estremità sezionata è inciso il Trigramma sacro JHS.

La croce del cattivo ladrone discendente di Caino è piantata più in basso, sulla radice della coscia sinistra del manufatto. Essa, collocata in questa posizione, rimanda altresì al seno costo-diaframmatico omolaterale. Si è voluto in tal modo evidenziare la particolare vicinanza di questa fetta d’umanità al Cuore di Dio.

La mammella destra simboleggia il nutrimento materno che, grazie all’intercessione di Maria Santissima, Madre Chiesa riserva per ciascuno dei Suoi figli.

Le quattro diramazioni lignee che si dipartono dall’orecchietta destra del muscolo cardiaco, dai profili tondeggianti, rimandano ai quattro corsi d’acqua che si allontanavano dal fiume descritto nel Libro della Genesi il quale, uscendo da Eden, continua ad irrorare il giardino della corporeità.

L’arteria polmonare appare biforcata e si continua idealmente nei due polmoni, simbolo dell’apparato respiratorio della Chiesa. Quest’ultima, quale Corpo Mistico di Cristo, è invitata a espellere ritmicamente e senza tregua in virtù dei Sacramenti l’anidride carbonica prodotta nei Suoi tessuti, assimilando l’ossigeno della vita ad ogni Suo atto respiratorio e ad ogni Suo battito cardiaco. Il polmone occidentale destro e il polmone orientale di sinistra, con la loro attività respiratoria orante unita all’operosità cardio-circolatoria che è alla base della carità, daranno sempre nuovo impeto alla Chiesa Universale la cui opera è finalizzata al Bene e alla Salvezza dell’umanità. L’orecchietta destra più piccola e quella sinistra più grande rappresentano un invito rivolto ad ogni uomo indistintamente a intensificare l’ascolto spirituale. 

Sul retro dell’opera svetta sulla linea mediana l’Ostia consacrata con ai Suoi lati le croci dei due ladroni. Il fedele è invitato prima di tutto a seguire e a nutrirsi di Cristo Sacramentato, se vorrà conseguentemente vedere con occhi nuovi i volti del buon e del cattivo ladrone nella persona del prossimo. Potrà in un secondo tempo girare dalla parte opposta per portarsi di fronte al Cuore immacolato di Dio e contemplare faccia a faccia il Crocefisso. Tale conversione di vita necessiterà il supporto di Maria Santissima e di San Giovanni apostolo, nella comunione degli angeli e dei santi. In accordo con codesto cammino spirituale, i piccoli tasselli d’ulivo di forma romboidale presenti su entrambi gli assi delle croci, costituiscono una mirabile sintesi delle preghiere che vengono elevate orizzontalmente e verticalmente a Dio dall’umanità sofferente. Un arco invisibile a convessità rivolta al cielo raccoglie silenziosamente le singole preghiere che provengono da destra e da sinistra e, dopo averle avvolte al suo interno come in un Grembo, le consegna una ad una per mezzo di Maria al Padre Celeste.

Una quarta croce, la Crux cordis o Croce del cuore, divide geometricamente la faccia posteriore dell’opera in quattro quadranti, dei quali il superiore destro rimanda alla regione scapolare. La scapola è un osso pari e simmetrico per mezzo del quale le braccia si articolano con il tronco. Circa venti muscoli contraggono rapporti con essa e, fra essi, il muscolo omoioideo mette in connessione quest’osso addirittura con l’osso ioide, posizionato nella regione anteriore del collo. Il braccio destro è il braccio sacerdotale ed è con la sua abduzione realizzabile in virtù delle inserzioni muscolari che hanno luogo sull’omero, le cui origini tendinee sono in gran parte sull’osso scapolare, che può essere donata ai fedeli l’Eucarestia. “Ha spiegato la potenza del suo braccio […]” (Lc 1, 51). “La tua destra, Signore, terribile per la potenza, la tua destra, Signore, annienta il nemico.” (Es 15, 6); “Stendesti la destra: la terra li inghiottì” (Es 15, 12). “Piombano sopra di loro la paura e il terrore; per la potenza del tuo braccio restano immobili come pietra, finché sia passato il tuo popolo, Signore, finché sia passato questo tuo popolo che ti sei acquistato” (Es 15, 16). “Hai riscattato con il tuo braccio il tuo popolo, i figli di Giacobbe e di Giuseppe” [Sal 77(76), 16].

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